Piazza Italia Online

La Befana vien di notte

Le leggende della Befana

 La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
Viva, Viva La Befana!

Questa famosa filastrocca l’avrete presente tutti, ma forse la conoscete leggermente diversa. Inizia sempre con lo stesso verso ‘La Befana vien di notte‘, ma poi in ogni regione italiana viene personalizzata il resto della rima.

Perchè la Befana non è una sola, è sempre diversa secondo la zona italiana dove viviamo.

Spesso porta una calza piena di dolciumi, qualche volta frutta, ma in alcune zone porta giocattoli, sostituendosi a Babbo Natale.

Se anche si festeggia ovunque nel giorno dell’Epifania, in realtà la befana non ha nulla a che vedere con la ricorrenza religiosa, tanto da poter parlare di due festività separate.

Alla Befana anzi sono legati miti e leggende che stonano accostate alle credenze religiose. In Emilia Romagna, per esempio, si dice che nella notte dell’Epifania le mura diventino ricotta. Nelle Marche, in Toscana e in Abruzzo, si dice che nel giorno della Befana gli animali si mettano a parlare.

Ed ognuno festeggia a modo proprio. In Toscana, nelle zone rurali, è ancora molto vita la Befanata, il passare la notte passando da un podere all’altro, dove si viene accolti a bere e mangiare in cambio di balli e canzoni.

Ma anche nel mondo hanno le loro usanze per il 6 gennaio, diverse da quelle religiose.

In Francia nel giorno dell’Epifania si usa fare un dolce speciale, all’interno del quale si nasconde una fava o altro ‘sereto’. Chi la trova diventa per quel giorno il Re o la Regina della festa. La ricetta per la  Galette des Rois la trovate sul sito www.mangiocongusto.it .

In Germania non è un giorno festivo, si lavora come solito e i bambini vanno a scuola, ma preti e i chierichetti vanno nelle case per chiedere delle donazioni e recitano solitamente anche qualche Verso o intonano una canzone sacra.

In Islanda Il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perché da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. Questo è l’ultimo giorno del periodo festivo con una fiaccolata alla quale partecipano anche il Re e la Regina degli elfi.

In Romania  i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo.

In Spagna  il 6 gennaio tutti i bambini spagnoli si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato. Il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d’ acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa.

In Ungheria il giorno dell’Epifania i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.

(fonte Filastrocche.it)

La cosa comune a tutti è che la Befana tutte le feste porta via, ma non c’è ragione di essere tristi, anzi bisogna manifestare la propria gioia per le feste passate e fare qualche regalo ai bambini.

Penso che la tradizione più diffusa sia la calza, anche se ormai pochi hanno un camino dove appenderla. Facciamo però uno sforzo per rendere la calza della Befana davvero speciale. Non riempiamola di dolci industriali. Personalizziamola. Facciamo qualche biscotto, mettiamo qualche mandarino, un piccolo giocattolo, qualcosa di speciale. E se i bimbi sono grandi nulla vieta di coinvolgerli nella preparazione delle calza che loro stessi apriranno la mattina del 6 gennaio.

La Befana vien di notte ultima modifica: 2014-01-03T16:30:01+02:00 da admin-Salvatore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i dati qui inseriti solo per poter pubblicare il tuo commento.Leggi la pagina della privacy policy per sapere come proteggiamo i dati che inserisci per commentare. I commenti sono protetti da spam da Akismet. Leggi la privacy policy di Akismet per sapere come trattano i tuoi dati.