I consigli per una gravidanza in salute della Fondazione Università Niccolò Cusano
L’Università Niccolò Cusano dedica ampio spazio alla Ricerca che costituisce il cuore pulsante delle attività accademiche e il vero elemento di crescita dell’Ateneo. Sin dalle sue origini, si è dedicata e continua a dedicarsi al potenziamento dell’attività di Ricerca, e ha già raggiunto livelli di vera eccellenza nell’ambito della Ricerca Ingegneristica e in quella medico-scientifica.
Nel campo medico-scientifico, la “Fondazione Università Niccolò Cusano per la Ricerca medicoscientifica” si dedica alla Ricerca biomedica e diagnostica per la cura delle malattie rare. Dall’aprile del 2012, la Fondazione sostiene e finanzia l’attività di Ricerca dell’Ospedale Bambino Gesù sulla sindrome del QT Lungo (LQTS), una patologia aritmogena su base genetica, caratterizzata da un prolungamento sull’elettrocardiogramma dell’intervallo QT (ripolarizzazione ventricolare) e dal rischio di aritmie potenzialmente letali.
Nel blog dell’università viene presentata la seguente infografica dedicata alla gravidanza: cosa mangiare, cosa non mangiare, i test medici da fare .
Secondo quanto illustrato, la buona salute comincia dall’alimentazione che deve essere varia, sana e ricca, facendo attenzione all’assunzione di alcuni alimenti veicolo di germi causa di infezioni e tossinfezioni alimentari o agenti patogeni responsabili di patologie a carico del feto.
Molto concretamente bisogna stare molto attente al cibo crudo, non ben cotto, evitare quelli che normalmente si consumano freschi . Importantissimo poi è bere almeno 2 litri di acqua al giorno .
L’infografica consiglia di assumere acido folico sotto forma di integratori sin dal momento in cui si pianifica la gravidanza. Secondo la ricerca comune questo aiuta a ridurre fino al 70% i rischi di difetti del tubo neurale e di altre malformazioni genetiche.
Una ricerca condotta dal National Center for Biotechnology Information sull’acido folico però pur non contestandone l’importanza per favorire le capacità di assorbimento e i processi di sintesi dell’organismo e la prevenzione della spina bifida ha però stabilito che l’acido folico aumenta del 30% il rischio che il bambino nasca con l’asma e che la mamma vada incontro al cancro al seno.
Il problema non è nell’acido folico, ma nelle quantità assunte: oltre agli integratori prescritti da tutti i medici durante la gravidanza infatti le future mamme ne assumono naturalmente attraverso il cibo: è contenuto infatti nella farina, nel riso bianco, nei cereali e nella pasta. E’ dunque importante capire qual è la dose giusta di folati da assumere.
L’infografica continua con il monito a mantenere il giusto peso: le future mamme possono aiutarsi con l’attività fisica ed insieme al futuro papà dovrebbero dare la giusta importanza agli esami di screening prenatale per rilevare eventuali anomalie cromosomiche e alcune malattie genetiche e decidere per tempo quali eseguire. L’infografica mostra un approfondimento sugli esami di diagnosi prenatale da eseguire per rilevare eventuali anomalie cromosomiche, tra cui figurano il test del DNA fetale e il BI-Test.
Clicca sull’immagine e leggi l’intera infografica a cura della Fondazione Università Niccolò Cusano dell’Università Unicusano
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