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Come gestire i figli a casa nel periodo di lockdown

La cosa più importante per bambini e ragazzi è la routine in cui si sentono al sicuro. Purtroppo con il lockdown e la scuola chiusa tutte le loro routine sono state interrotte e bisogna pensare quindi che per loro è un periodo ancora più difficile che per noi adulti.

Adesso siamo in lockdown (brutto usare l’inglese ma non trovo una parola in italiano semplice e esaustiva) fino al 03 maggio ma il dibattito politico è già acceso sulla riapertura delle attività economiche. Per la scuola invece si fa sempre più forte la convinzione che resteranno chiuse fino a settembre, ed anche le attività sportive extrascolastiche saranno uno degli ultimi traguardi che raggiungeremo.

Allora il problema dei genitori è serio: come comportarsi con i figli costretti a passare il loro tempo in casa?

Andrà tutto bene

Dobbiamo assolutamente trasmettere tranquillità e per quanto è possibile mantenere una piccola bolla di normalità nella nostra vita familiare. 

I bambini ed il covid

Prima di tutto dobbiamo pensare alla salute e all’igiene. Non è esattamente facile far capire loro l’importanza di lavarsi frequentemente le mani, tossire o starnutire nel gomito o non toccarsi il viso.  L’esempio è come sempre la strada più efficace ed insieme dobbiamo spiegare loro con esattezza cosa sta succedendo.

Anche i più piccoli sono sovraesposti dalle informazioni di questi giorni sul Covid-19. Anche se guardano i cartoni animati in tv passano messaggi sul virus e comunque le pubblicità si sono adattate a questa emergenza.

Quindi bisogna essere chiari, non nascondere nulla, ed adeguare il linguaggio con cui spiegheremo quello che sta succedendo alla loro età.

Siate consapevoli del fatto che bambini e ragazzi sentiranno trasmissioni di notizie e conversazioni per adulti: sanno quando siamo preoccupati e sentiranno storie di morte ogni giorno, il che è profondamente inquietante.

Se hanno domande dirette sulla pandemia, è meglio rispondere onestamente, ma anche positivamente. Puoi dire loro che: “Alcune persone sono morte, sì, ma non i bambini. E lavarsi le mani e stare a casa sta aiutando tutti noi a stare al sicuro. “

Deviare la loro attenzione da pensieri negativi è importante. È possibile utilizzare giochi, attività di cucina, storie e molta conversazione per distogliere l’attenzione dai terrificanti discorsi sul virus.

Mantenere una routine

Ricorda che il senso del tempo dei bambini può essere molto diverso da quello degli adulti, con ore e giorni che sembrano molto più lunghi. 

Assicurati di mantenere una routine quotidiana con dei compiti che devono essere svolti giornalmente. La vita dei bambini e dei giovani è scandita da orari scolastici, orari di casa, pasti e letto. Non lasciare che perdano quest abitudine che è anche la loro sicurezza. Tieni un programma delle attività quotidiane, comprese le sessioni di lettura e di studio, in un orario ben esposto in vista.

Se non hanno più un orario scolastico da rispettare, possiamo stabilire un orario casalingo: a che ora ci si alza, a che ora si fa uno spuntino, quando si guarda la televisione.

Se la loro scuola ha attivato le lezioni a distanza spingiamoli a partecipare attivamente non solo per le attività didattiche ma anche per comunicare con i compagni di scuola, in modo che non allentino le loro relazioni sociali e non pensino che i loro interlocutori siano rimasti solo i genitori.

Adolescenti: studio e tecnologia

Gli adolescenti stanno vivendo la chiusura della scuola in modi molto diversi, secondo il carattere.

C’è chi è felice della chiusura della scuola e pensa che sia in vacanza: in questo caso cerca di spingerlo verso la didattica a distanza, ma senza far rivivere la preoccupazione per il voto o l’interrogazione. E’ un modo di passare le lunghe giornate, e di crescere con la consapevolezza di quello che sta succedendo.

Altri sono in preda all’ansia, magari perché preoccupati per l’esame di maturità: è il momento di responsabilizzarli dicendo loro che la maturità è anche la capacità di organizzarsi e studiare da soli e che comunque, anche a distanza, i loro insegnanti sono disponibili ed in grado di aiutarli.

Se prima avevano degli orari ben scanditi per usare pc e smartpone, pensa che adesso la situazione è cambiata e la tecnologia è il loro modo di comunicare e socializzare. Accetta che dovranno anche parlare con gli amici ed elaborare ciò che sta accadendo intorno a loro, quindi sintonizzati sul valore della tecnologia a cui sono incollati e incoraggia attivamente il faccia a faccia e le chat di gruppo. È meglio parlare con gli adolescenti come i quasi adulti che sono, sottolineando gli aspetti positivi: gli esperti lavorano 24 ore su 24.

Alla fine, i nostri figli dovranno accettare che stare in casa è un dovere, capiamo il loro sacrificio, devono avere fiducia che tutto passerà. 

Come gestire i figli a casa nel periodo di lockdown ultima modifica: 2020-04-14T16:53:47+02:00 da Salvatore - admin

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